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Perché leggere Dante oggi

Perché leggere Dante oggi

Utente RIIS00900X-psc

da Riis00900x-psc

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Secondo diversi commentatori leggere Dante, oggi, è un’attività che sta perdendo il suo valore. Così ad esempio Claudio Giunta ha sostenuto qualche anno fa nel suo articolo su Internazionale (2015).  Tra le prime ragioni, l’autore dice che una delle cause della scarsa lettura è dovuta alla sua forma poetica e quindi in versi poiché per le generazioni di oggi, storie e racconti sono solo in prosa. É scritta in un linguaggio elevato in cui compare la figura retorica dell’anastrofe, l’inversione dell’ordine abituale di un gruppo di termini, e questo scoraggia i giovani, essendo una lettura che richiede impegno e concentrazione. Infatti Dante dà per scontato che tutti possano essere alla portata della sua opera, che nasconde molte meraviglie ma per comprenderle serve una po’ di fatica.

Inoltre Dante tratta temi appartenenti a secoli fa, aveva idee e concezioni differenti dalle nostre e questo rende la sua opera lontana dai nostri giorni.

Tra i temi più forti c’è la religione e il credere nella Bibbia, una tra le sue ragioni di vita, ma invece nel nostro mondo, il rapporto con la religione e la fede è molto più distaccato o in alcuni casi inesistente.

Dato che è difficile da capire, la Commedia è anche difficile da amare. A scuola accade spesso che queste difficoltà vengano nascoste per non spaventare gli studenti: la bellezza e limportanza della Commedia (come di altre opere del passato) vengono date come ovvie, auto-evidenti.

Con questa frase Giunta vuole dire che la Commedia ha un significato difficile da capire poiché richiede un’enciclopedia del sapere vastissima e, dal momento che serve concentrazione e un bagaglio culturale, dagli alluni viene visto come uno sforzo e non come un piacere. Spesso viene data per scontato la bellezza di queste opere solo perché appartengono ai secoli scorsi quando in realtà potrebbe anche non piacere. Per comprendere la bellezza dell’opera serve uno scavo più fondo all’interno di essa, poiché possiede una meraviglia che forse per alcuni e a galla, ma per altri nel fondo.

L’autore implicitamente ritiene la lettura di Dante un’attività importante soprattutto nelle scuole ma, nel testo proposto, ha deciso di evidenziare quali siano gli aspetti che la rendono cosi tanto temuta e complicata agli occhi dei ragazzi.

Dante viene definito un grande poeta poiché in una sola opera è riuscito ad inserire aspetti emotivi, storici, filosofici e sociali rendendo la Commedia una sorgente di cultura.

“Il futuro è un progetto antico” è una delle frasi che spiega al meglio l’importanza di Dante. Il suo racconto è un manuale per la vita scritto secoli fa ma senza scadenza.

Nei suoi versi ci insegna una serie di valori e virtù utili e applicabili ancora oggi.

Nel suo racconto, anche se nei tre regni dell’oltretomba, c’è la vita quotidiana, la bellezza, la vita colta e sapiente ma anche la politica. Infatti in ogni canto VI Dante ci parla sempre di un tema politico, la stessa politica che oggi è alla base della nostra.

Dante è parte della storia di questa nazione, di questa lingua e di questo patrimonio culturale.

Il viaggio di Dante rappresenta il viaggio di ogni uomo (il superamento di sfide, pregi e difetti della nostra società sotto forma di personaggi).

Perché leggere Dante non è più un piacere ma solo un obbligo imposto dalla scuola? Perché ormai è oggetto di verifica.

La maggior parte degli studenti studia Dante come se fosse semplicemente un voto sul registro e addirittura alcuni professori lo spiegano solo perché devono seguire un programma.

Ma Dante non è questo. La Divina Commedia non è solo questo.

Definirei Dante un genio del male, è riuscito ha creare un mondo parallelo che dà istruzioni per il mondo reale. La divina commedia invece non sono solo versi, ma oggi giorno può assumere il ruolo di Virgilio per Dante stesso. Studiarla significa conoscere il proprio passato e la propria lingua.

Leggere Dante a scuola sembra un dovere ma è un diritto.

Per comprendere la sua grandezza servono altre conoscenze ma mettendo insieme i pezzi ci mostrerà un quadro della vita, cosi antico ma allo stesso tempo cosi attuale.

Ad esempio Minosse con la sua coda giudica i dannati e li condanna, ai nostri occhi può sembrare cosi fantasioso ma nel quotidiano è solo un giudice in un processo.

Virgilio è la guida di Dante ma potrebbe essere anche i nostri genitori, i nostri insegnanti che ci stimolano e ci guidano ma poi loro devono rimanere nel loro posto e siamo noi a continuare il viaggio soli.

Beatrice, una figura che sembra cosi alta e distante da noi, potrebbe indicarci la retta via, i valori le giuste virtù.

Ogni personaggio di Dante ha un messaggio e un insegnamento per il nostro futuro.

Accusa nell’opera la sua società, spiegandoci la differenza tra quello che per lui era bene e male, forse con l’intento di educarci a dare una speranza alla società di oggi, a migliorarla e a non vivere nei cerchi e nelle bolge.

Ma per capire questo si deve entrare nell’opera, e forse è proprio quello il passo più difficile. La Divina Commedia deve essere spiegata con passione per diventare un bene per sempre e per tutti.

Se solo tutti potessero capire il messaggio celato dietro a quei versi si capirebbe che Dante e la Divina Commedia non sono solo il passato, ma il presente e il futuro.

Elena Marini, 1C
a.s. 2023/2024

 

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