“Orazio, 1, 11 Carpe Diem”
Oh ingenua,
non supplicare gli dei per sapere
qual è il nostro ultimo giorno e non ti affidare alle stelle.
Quant’è più sereno accogliere l’avvenire!
Non conosci quante primavere, ancora, ti hanno concesso gli dei o se ultimo
è l’inverno che ora condanna il mar Tirreno a morire sugli scogli,
filtra il vino, spera nell’oggi, non in quel che verrà.
Parliamo, intanto il tempo fugge inafferrabile.
Respira l’istante, sii cieco di fronte al domani.
Alice Pedetti, 3C
anno scolastico 2023/2024
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