La solitudine che accompagna l’animo mio,
s’accampava nei sogni miei,
l’accoglievo danzante e sorridente,
benché questa portasse in me riso,
ne rimanevo scontento, quasi affranto gemevo.
Temevo la mia assenza
speravo in cuor mio,
che lei arrivasse e m’accogliesse nel suo io,
come in passato accadde.
Ma non speravo più in questo sogno
che tale rimase per lungo tempo.
Confidavo in lei, nella mia triste speranza
rifugiavo il mio amore.
Ma se il cuore suo non accetta ingresso
io qui bloccato attendo,
nel mio adesso, gemo
scrivendo.
Edoardo Mariani, VD
a.s. 2023/2024
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